La corsa in Portogallo vede iscritti 270 piloti, di 60 paesi. Si corre sui Kart, identici per ogni classe: Junior, Max e DD2, assegnati a sorteggio, prima dei 7 giorni di gare.

Alessandro Massimo Trombelli, che già nell’anno passato fu uno dei piloti premiati nel campionato sociale dell’Automobile Club Modena, Claudio Pagliarini e Mirco Rossi sono i tre piloti che compongono il Team Italia, allestito dalla Sinergy Motorsport, per partecipare alla finale Internazionale del Challenge Rotax, rispettivamente nelle classi: Junior, Max e DD2. Si corre dal 28 novembre, quando iniziano le batterie di selezione per i 270 piloti vincitori, nei singoli Challenge nazionali, sino alle finali del 1 dicembre quando, al pronti via, vi saranno i 34 migliori piloti.

La finale si disputa su un tracciato di 1600 metri per 18 giri, ricavato a fianco del circuito da Grand Prix a Portimao, in Portogallo. La squadra parte dall’Italia in questo fine settimana per poter iniziare la messa a punto e la personalizzazione dei Kart gara, che saranno sorteggiati in quanto uguali ed identici per ognuna delle tre classi (Junior, Max e DD2). Il tutto in tempo utile per poter affrontare i turni di prove libere, previste prima dell’inizio delle eliminatorie e le gare vere e proprie, a partire da mercoledì 28. Per poter arrivare già preparati e conoscere le caratteristiche del telaio e delle gomme, il team ha già fatto percorrere più di 400 chilometri di test, tra settembre ed ottobre, ad ognuno dei piloti, dopo aver avuto la certezza di questa partecipazione.

A tale proposito sono stati acquistati telai e pneumatici identici a quelli che saranno utilizzati a Portimao, mentre nei rispettivi Challenge italiani la squadra utilizza materiale tecnico differente. Tutti e tre i piloti hanno acquisito il diritto di accedere alla finale, con un bel palmares di vittorie, ottenute a livello nazionale. AlessandroTrombelli riesce a gestire l’attività agonistica, con quella di studente nella 3a liceo scientifico, al Tassoni. Questo è e rimane l’obiettivo prioritario, imposto dalla famiglia che lo supporta anche per l’attività agonistica. Nonostante sia costretto a disertare qualche ora di lezione, nella frequenza dell’anno, i voti ottenuti sono soddisfacenti. Trattandosi della sua seconda finale, sono consistenti le sue possibilità di aggiudicarsi il titolo finale, nonostante si corra su un tracciato inedito.