Certificato medico relativo ai precedenti morbosi - Ulteriore disposizione
Idoneità alla guida?: Serve il certificato del medico di base
Niente più autocertificazioni, chi vuole conseguire la patente dovrà sottoporsi obbligatoriamente alla visita medica
Ma la norma non riguarda i rinnovi
Come prevede il nuovo Codice della strada introdotto l’estate scorsa, chi sta per prendere la patente deve ricordarsi che per l’accertamento dell’idoneità psicofisica non è più valida l’autocertificazione ma occorre il certificato del medico di base.
A fugare ogni dubbio sull’interpretazione della norma, ci ha pensato una recente circolare del ministero della Salute che, per facilitare e uniformare la certificazione, ha predisposto un facsimile di modello in cui si riepilogano le condizioni patologiche che al momento del rilascio possono interferire con la sicurezza alla guida.
Tra i problemi che il medico sarà obbligato a segnalare ci sono: malattie dell’apparato circolatorio e del sistema endocrino, diabete, patologie neurologiche, psichiche, epilessia(1), dipendenza da alcol, sostanze stupefacenti e psicotrope, insufficienza renale grave, sindromi emofiliche, linfomi o leucemie in trattamento, gravi alterazioni anatomiche o funzionali dell’apparato osteo-articolare e patologie visive evolutive.
La nuova normativa, che prevede l’acquisizione di maggiori informazioni sulle condizioni di salute dei guidatori, dovrebbe consentire una riduzione degli incidenti stradali e maggiore sicurezza per tutti. Se nell'autocertificazione, era possibile omettere, rischiando anche conseguenze penali, condizioni in grado di compromettere la guida, come dipendenze da alcol o stupefacenti e sostanze psicotrope, ora il medico curante sarà tenuto a evidenziare eventuali patologie cliniche del suo assistito, spetterà poi al medico della Asl o della scuola guida, oppure alla Commissione medica locale, rilasciare l’autorizzazione per il conseguimento del documento.
La circolare ministeriale lascia comunque insolute alcune questioni. Al momento l’obbligo del certificato riguarda solo il rilascio della patente e non il rinnovo (a meno che non si sia autisti di professione) e quindi sorge spontaneo chiedersi cosa succederà se il patentato, dopo il rilascio del documento, si ammala o diventa tossicodipendente. Il certificato avrà un costo:il medico lo rilascia a tariffa libero-professionista, ma come specificato di recente dall’Agenzia delle Entrate, sarà esente da Iva.
In vigore dall’11
(1) Patente più facile per malati di epilessia: Dopo 12 anni di ricorsi non sarà più necessaria la verifica ogni 2 anni. Il decreto riconosce la “guarigione clinica”
Ora anche la burocrazia riconosce che l’epilessia è una malattia dalla quale si può guarire e gli oltre 300mila italiani affetti da questa patologia potranno tornare ad avere la patente di guida senza doversi sottoporre ogni 2 anni a verifica della commissione medica. L’11 gennaio è entrato infatti in vigore il decreto ministeriale firmato il 30 novembre 2010 dal ministro Altero Matteoli e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 301 del 27 dicembre scorso, che recepisce la direttiva dell’Unione europea del 209 sulla patente per persone con disabilità visiva, diabete mellito, epilessia.
Esulta l’Associazione italiana contro l’epilessia (Aice) che dopo 12 anni di ricorsi ordinari e giudiziari ha vinto la sua battaglia contro norme divenute, grazie anche alle evoluzioni mediche, anticostituzionali e discriminanti. Le nuove norme prevedono inoltre migliori criteri e tempi di accertamento, come pure, di validità del titolo di guida: per la patente A e B, in controllo terapeutico, si dimezza l’attuale attesa di 2 anni senza crisi, come pure è prevista, tra l’altro, l’idoneità per quelle epilessie che non mettano a rischio lo stato di conoscenza o la capacità d’azione o che si manifestano solo durante il sonno.